tra AVOLA E POZZALLO
Questo è un viaggio senza confini, unico e inimitabile. Un vero e proprio itinerario sensoriale, emotivo, palatale, che entra nel vivo di un territorio attraverso l’elemento che più di ogni altro lo caratterizza: il cibo. I piatti della tradizione culinaria di questi luoghi sono indissolubilmente legati al mare: primaria fonte di cibo, oltre che di benessere e di aria salubre. I prodotti del pescato, diversi per stagionalità e zona, sono diventati nel tempo i protagonisti indiscussi delle storie gastronomiche dei due mari. L’itinerario parte dalla cittadina più settentrionale di queste terre, Avola, dove la marineria locale pesca prodotti diversi in base alle stagioni e alle tecniche. Durante la primavera, soprattutto a marzo, i banchi delle pescherie di riempiono di Seppie, uno dei molluschi più prelibati: apprezzato per le sue carni bianche e sode, mentre con il suo sacchetto di “inchiostro” si insaporiscono densi sughi di pomodoro per primi piatti eccellenti. La seppia appena pescata è ottima cotta arrosto o sul grill, accompagnata da un prezioso olio extra vergine d’oliva, prezzemolo fresco e una punta di peperoncino rosso. A Noto, consigliamo di degustare una Zuppa con il pescato del giorno: scorfani, gallinelle, calamari, cicale di mare e qualche cozza, insaporiti con un’ottima passata di pomodoro e crostoni di pane. Questo è il piatto storico dei pescatori che, a fine giornata, portavano a casa il pesce più povero, o quello rimasto invenduto. Erano la maestria e l’arte in cucina delle donne di casa a rendere questo incontro di specie ittiche la migliore pietanza che si potesse cucinare. A Pachino, patria della tonnara più antica della Sicilia Sudorientale, quella di Marzamemi, dedichiamo un piatto a base di Tonno. Il periodo migliore per gustare il Tonno Rosso del Mediterraneo è la primavera, quando grandi gruppi di tunnidi entrano dall’Atlantico nel nostro mare per riprodursi. Le loro carni sono ancora grasse e succulente. Il sapore del Tonno si esalta con una leggera cottura in piastra, magari accompagnato da cipolla e peperoni in agrodolce. Agli amanti dei crudi di pesce suggeriamo di raggiungere Portopalo di Capo Passero, dove assieme al ciliegino rosso non può mancare il Gambero Rosa del Mediterraneo. Un crostaceo dal gusto molto delicato: ottimo crudo o appena marinato in olio d’oliva e un leggero succo di limone. Periodo migliore per la pesca: inverno e primavera. Alla cittadina più interna della zona, Ispica, abbiniamo il re dei cefalopodi: il Polpo. In tutto il Mediterraneo il polpo viene pescato soprattutto nei bassi fondali, che predilige. Lo presentiamo in un’insalata tiepida con patate, appena lessate, condite con olio extra vergine d’oliva e una manciata di prezzemolo fresco. Il bassissimo apporto calorico del polpo e il suo gusto raffinato, lo rendono ideale per una pietanza da proporre in qualsiasi periodo dell’anno. L’ultimo piatto lo troviamo a Pozzallo, soprattutto nel periodo natalizio. In questo delizioso paese di mare si suole riempire una “impanata” (un tortino di pasta di pane ripieno) con un pesce veramente unico: il Palombo. Simile agli squali per forma e genere, non è un pesce pericoloso per l’uomo. Le sue carni magrissime prive di colesterolo e l’assenza di spine lo rendono facile da mangiare e ideale soprattutto per i bambini. L’impanata di palombo può essere arricchita anche di capperi e patate, oppure con qualche cucchiaio di salsa di pomodoro.lunghezza percorso
77 kilometri
stagioni
Primavera | Estate | Autunno | Inverno
tematismo
ITINERARIO CULINARIO
comuni
Avola | Ispica | Noto | Pachino | Portopalo di Capo Passero | Pozzallo
mezzi di trasporto
In bicicletta | In auto
Tracciato del percorso